lunedì 19 dicembre 2011




Gabriella Giulia Ugolini:

Fornero: 'Su di me linguaggio di un brutto passato di cui non siamo orgogliosi. Dispiaciuta e sorpresa' – PENSA A QUANTO SONO DISPIACIUTI E SORPRESI GLI ITALIANI..... IL PAESE è IN PIENA RECESSIONE ECONOMICA..LE INDUSTRIE CHIUDONO.. LA DISOCCUPAZIONE STA RAGGIUNGENDO DEI RECORD IMPRESSIONANTI.. E LEI A COSA PENSA? A TOGLIERE L'ARTICOLO 18 CHE..IN UN PAESE CHE NON HA AMMORTIZZATORI SOCIALI SI TRASFORMEREBBE IN UNA BATOSTA PER I SOLITI NOTI.. Brutto Natale, Fornero....


http://www.corriere.it/economia/11_dicembre_19/sciopero-intervento-angeletti_b1ed08a6-2a27-11e1-88bd-433b1e8e4c01.shtml#.Tu-EHBkTGMU.facebook

Mario Castelluzzo
prima piange mentre trafigge i pensionati alle spalle,poi vuole trafiggere i lavoratori...ma da quale pianeta scende la super esperta Fornero e poi esperta de che??????io sposo senza tentennamenti le proposte dell'on Cesare Damiano,improntate a saggezza equilibrio e attuabilita'..tre anni di prova per i giovani che entrano nel mercato del lavoro e poi stabilizzazione senza indugi....fine della precarieta' e possibilita' per le imprese di valutare la persona

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IL GIORNO DELLO SCIOPERO PER PUBBLICO IMPIEGO, A roma piazza Montecitorio piena
Governo-sindacati: scontro sull'art. 18
Fornero: «Contro di me parole preoccupanti»
Camusso (Cgil): non si può rinunciare a questa norma. Bonanni (Cisl): il ministro fa la maestrina. E poi: «I preoccupati siamo noi»
IL GIORNO DELLO SCIOPERO PER PUBBLICO IMPIEGO, A roma piazza Montecitorio piena

Governo-sindacati: scontro sull'art. 18
Fornero: «Contro di me parole preoccupanti»

Camusso (Cgil): non si può rinunciare a questa norma. Bonanni (Cisl): il ministro fa la maestrina. E poi: «I preoccupati siamo noi»



Da sinistra, i segretari della Cisl Raffaele Bonanni, della Cgil, Susanna Camusso e dell'Uil Luigi Angeletti (Ansa/Guido Montani)
MILANO - Al ministro del Welfare non piace il no compatto dei sindacati alle modifiche per legge dei contratti di lavoro. L'articolo 18 (quello che vieta i licenziamenti in mancanza di giusta causa nelle aziende con più di 15 dipendenti) infatti, nell'opinione di Elsa Fornero non può essere tabù per nessuno. «Non la capisco: il mio era esattamente un invito al dialogo» ha detto la Fornero intercettata dai cronisti prima di entrare alla Camera. Le parole di Bonanni Camusso e Angeletti la preoccupano non «sul piano personale» ma soprattutto per «le implicazioni per il Paese». «Sono rimasta dispiaciuta e sorpresa per un linguaggio che pensavo appartenesse a un passato del quale non possiamo certo andare orgogliosi» ha aggiunto il ministro del Welfare, stigmatizzando una «personalizzazione dell'attacco che non fa merito a chi lo ha condotto». Se sperava però che i sindacati abbassassero i toni della polemica si sbagliava di grosso. «Mi dispiace che reagisca in questo modo: ad essere preoccupati siamo noi» risponde poco dopo il leader Cisl, Raffaele Bonanni. Che poco dopo aggiunge: alla manovra,«discussa con nessuno», si «aggiunge un'iniziativa che si sa, prima di iniziare,crea molta divisione e confusione» su una materia «così spinosa».