lunedì 22 agosto 2011

CHI SPARA , CHI SPERA , CHI SPIRA

La rivoluzion er sonetto oggi m'ispira ,
c'è chi spera , chi spara e chi spira ,
ma se penso a chi le fila tira ,
quarcosa in me fa salir un poco d 'ira .

Er fastidio mi vien dai salvatori ,
prima amici ed oggi traditori ,
gonfi ner petto sono i loro cuori ,
felici d'averlo finalmente fatto fuori !

Aricordateve de quanno venne a Roma,
i granatieri ar cavallo lucidarono la chioma ,
de zenzero se sparse anche l'aroma ,
cor premier che pareva quasi un automa .

Tutti a osannà er tiranno gran sultano ,
coi ministri a faje er baciamano ,
quarcheduno se convertì in mussurmano ,
e de quarcuna je dieder anche l'ano .

Quer che voglio dì, se nun v'è chiaro ,
è che 'sta libertà ci ha un gusto tanto amaro ,
quelli che fanno i santi al fin so' li più zozzi ,
er core ci hanno nero come er petrolio ed i suoi pozzi .

Quer che penso in finale è il risultato ,
sarà vero che 'sto popolo da oggi è liberato ?
oppur anche stavolta l'avran fregato ,
e solo er gran padrone de nome è cambiato ?
( Bruno Panuccio 22/08/2011 )