lunedì 22 agosto 2011

OGGI


È assai sorprendente
che le ricchezze degli
uomini di Chiesa si siano
originate da principi di
povertà.
Charles-Louis de Montesquieu
pubblicata da La forza
delle Parole il giorno
lunedì 22 agosto 2011
alle ore 14.49



MISSIONE DI PACE....
MERCENARI NATO...
DITTATORE PAZZO
ORRORE INFINITO
il giorno lunedì 22 agosto
2011 alle ore 17.24

Ultimissime.
pubblicata da Fulvio Grimaldi
lunedì 22 agosto 2011 alle ore 17.17
Ultimissime dai miei amici a Tripoli. Si combatte attorno all'albergo dei giornalisti.
La Piazza Verde è zeppa di mercenari Nato.
Spariscono le immagini di Gheddafi e le bandiere verdi sui lampioni.
Alcuni sospettano che il governo abbia allestito una trappola attirando i briganti nel centro per poi sconfiggerli con un esercito di 65mila soldati bene armati.Si vede passare una lunga colonna di mezzi blindati governativiverso il centro.

Comunque, se qua finisce, in Libia comincia.Come nel 1911.
Con inevitabilmente lo stesso esito.



Achille Conforti:
Parlate al manovratore. Se un qualsiasi autista dell’Atac, dell’Atm o di altra azienda di trasporti “manovrasse” il proprio mezzo come questo governo “manovra” la finanza pubblica italiana sbandando, frenando, accelerando, aprendo e chiudendo le portiere a casaccio come ogni giorno fa questa banda di scellerati ormai in pieno stato di “dementia”, più che da licenziare sarebbe da incarcerare. (Vittorio Zucconi)




Aggiornamento Libia 15.40: bombardamenti NATO e 1300 civili morti. Quello che i media non dicono
[update/5, 15.40] I "ribelli" avrebbero occupato la Radiotv. secondo le fonti giornalistiche classiche, avrebbero anche il controllo di Tripoli; non secondo le fonti alternative. Potrebbe essere solo questione di ore. Tuttavia la situazione permane caotica.

Non ci sono novità sui giornalisti Meyssan e Nazemroaya: cinque paesi si sono offerti di proteggerli, ma di fatto non possono lasciare l'hotel dove si sono rifugiati. i "ribelli" li hanno condannati a morte, la nato bombarda l'hotel dove sono rifugiati assieme ad una delegazione di funzionari libici che vi aveva casualmente trovato riparo e ad altri giornalisti.

[update/4, 15.20] ancora Grimaldi aggiorna sui Social Network: caos; centinaia di mercenari (Blackwater?) sbarcati dalle navi usa, inquadrati da ufficiali NATO; Tripoli sotto controllo Lealista; non ci sono notizie sui figli di Gheddafi (che attualmente è a Tripoli e non fuggito chissà dove come titolavano mezzora fa, riprendendo Al-jazeera, Corriere e Repubblica).

[update/3, 14.20] i giornalisti Meyssan e Nazemroaya (vedi sotto) sono diventati un obiettivo da eliminare. lo riferisce réseau voltaire (qui il comunicato stampa).

La NATO ha ripreso i bombardamenti, dopo che i "ribelli" sono stati respinti per l'ennesima volta dalla popolazione locale e dall'esercito regolare, come riporta il network rt.

Si sono intensificati i bombardamenti anche nei pressi dell'hotel dove sono presenti i due giornalisti (più altri stranieri), la stampa libica e dove stanotte ha trovato rifugio una delegazione di funzionari libici attaccati lungo la strada.

Ah, il giornalismo... Da questo punto di vista, la headline di repubblica (circa ora di pranzo) è semplicemente terribile.
"Lealisti sparano sulla folla". non solo è smentita dalle voci sul campo (quante volte in questa sporca e maledetta guerra libica ci hanno raccontato bugie?), ma incredibilmente tace completamente, nello strillozzo del titolo, sul bombardamento a tappeto di cui i pochi coraggiosi non-embedded presenti stanno rendendo conto. Una sproporzione (ed una manipolazione, un'organizzazione del consenso) mostruosa.
PS: le foto festanti non sono di Tripoli, bensì di Bengasi, come riporta ad esempio il quotidiano messicano la jornada, qui.


[update/2] lo storico e giornalista t. meyssan, dal bunker di tripoli (vedi sotto), racconta perché i giornalisti sono stati portati lì sotto e cosa sta accadendo: gli squadroni della morte anglo-cirenaici in città, i bombardamenti sui civili per letteralmente spianare la strada ai mezzi dei "ribelli".

il giornalista F. Grimaldi, anche lui lì, racconta con istantanee su Facebook e Twitter i bombardamenti NATO su una città che si vuole radere al suolo, ma anche sull'indomita resistenza della popolazione di Tripoli: non appena i raid terminano per permettere l'accesso ai "ribelli", la popolazione esce fuori e li ricaccia indietro. Giusto il tempo per una foto. Ah, nell'aggiornamento di 1 ora fa, Gheddafi non è nel bunker, ma nella piazza.

Enorme caos, ma quel che è chiaro di questi ultimi due giorni è che siamo di fronte ad uno dei piú grandi massacri di civili degli ultimi decenni (ultimo numero: >1300 le ultime due notti). e lo stiamo perpretando noi. il coraggioso M. Nazemroaya di Russia Today sta contribuendo a dar voce a chi non l'ha, e la sua narrazione è affatto simile a quella di Meyssan e Grimaldi:

Nazemroaya says “yugoslavian” tactics have been used, with NATO bombing out military and civil infrastructure to clear the way for the rebels. “NATO did all the work here with the bombing and their leaders must be held accountable as war criminals for killing civilians”
[update/1] A. Marescotti, si conclude in un bagno di sangue l'ultima guerra umanitaria della nato, peacelink, 22.8.2011, proposto integralmente in fondo al post]
Strage a Tripoli, i giornalisti sono asserragliati nei sotterranei
La propaganda ha presentato questo epilogo come una marcia trionfale, con le truppe di Gheddafi che si arrendono e la popolazione che fa festa. Invece è di centinaia di morti il bollettino di guerra, destinato a peggiorare perché in gioco non c'è la vita umana ma il petrolio libico.

* * *

[post di questa mattina, 22.8.2011]

Tripoli, Libya, Aug. 22, 2011, 1 AM CET– On Saturday evening, at 8pm, when the hour of Iftar marked the breaking of the Ramadan fast, the NATO command launched its “Operation Siren” against Libya.
The Sirens were the loudspeakers of the mosques, which were used to launch Al Qaeda’s call to revolt against the Qaddafi government.
Immediately the sleeper cells of the Benghazi rebels went into action.
These were small groups with great mobility, which carried out multiple attacks.
The overnight fighting caused 350 deaths and 3,000 wounded.(Thierry Meyssan)

questa è la morale di tutto:
Dunque ci siamo o no alla tanto agognata (dai nostri leader) presa di Tripoli, con le bandiere monarchiche dal sapor coloniale a garrire, e mesi di massacri NATO, basati sulle sempiterne false premesse, sbugiardate dopo pochi microsecondi ed infine ammesse (le falsità, intendo)?
Ora obama dice (e gli altri con lui) che se Gheddafi non si arrenderà sarà responsabile del bagno di sangue. "ulteriore", si è dimenticato di aggiungere: in questa sola nottata, 3-400 morti.
Buffo: tu invadi e distruggi un paese; ad un passo dalla conquista finale, ammonisci il capo dello stato invaso e distrutto e affermi davanti al mondo credulone che se dovranno compiere massacri (altri massacri, si dimenticano sempre la propria contabilità) sarà colpa sua. sono costretti, si capisce.
Non ci smentiamo mai. mai. mai, senza alcuna distinzione "politica".

* * *