domenica 2 ottobre 2011


RACCONTO D'UNA FAMIGLIA MASSACRATA DALLA POLIZIA SABATO 01 OTTOBRE quello che è ...successo ieri pomeriggio davanti al CIE di corso brunelleshi a torino ha dell incredibile. Presidio pacifico, fatto di musica, interventi in varie lingue, e nessuna intenzione di arrivare allo scontro, tanto che io stessa sono andata portando i mie figli, tutta la famiglia, doveva essere un momento di condivisione, di solidarietà con gli immigrati rinchiusi in quel maledettissimo lager, ma la nostra presenza pacifica, non è servita a frenare la follia dei cellerini, che in tenuta antissommossa, hanno trovato il minimo pretesto per caricare e scaraventarsi su di noi come una mandria di bufali impazziti, un cane di uno dei manifestanti è andato verso loro, gli faceva le feste, e quando la padrona ha fatto per recuperarlo con tutte le dovute cautele, dicendo " prendo solo il cane " il loro capo ha dato immediatamente l ordine di attaccare. Da li non si è capito più nulla, me li sono trovata addosso, senza sapere neanche il motivo ma in particolare uno di loro, alto, lo potri riconoscere tra mille, che ha cominciato a dare calci e manganellate a mio figlio che si trovava al mio fianco, più gli gridavo di lasciarlo stare, che era minorenne, più si accaniva dicendo non me ne fotte un c.... al punto che per evitare che gli desse un altra manganellata , l ho parato con la mano e lo ricevuta io ...... Mi chiedo, se questi sono coloro che dovrebbero difenderci chi ci difenderà da loro !!!!!!!!!!!!!!! sono cani sciolti rabbiosi non ho mai visto nulla di simile, quel presidio era formato da bambini donne anche in gravidanza, non posso pensare che questa gente si trovasse in stato di lucidità, per commettere un simile rabbioso gesto, tra noi gente e ragazzini con teste rotte denti spaccati... noi stessi siamo finiti in pronto soccorso, collarino per mio Figlio 15 enne e sette giorni di prognosi SC, per me 5 giorni di prognosi per trauma contusivo alla mano..... come possono avere tanta libertà di agire... non lo so una cosa è certa... LI paghiamo noi i loro stipendi e per ringrazziarci ci hanno massacrato.. Daniela Marciante

Vincenzo Amistà :
Questo è il volto feroce di uno stato di polizia in cui sono state sopesi tutti i diritti democratici, questo episodio che dev'essere stigmatizzato e condannato rientra in quelle prove di svolte reazionarie ed autoritarie che da tempo stanno mettendo in atto, bisogna reagire per non farsi più massacrare.
Daniela hai tutta la mia solidarietà da estendere a tuo figlio, che in questo momento avrà un'idea dello stato molto particolare.
Daniela Marciante:
noi abbiamo sempre parlato con lui e con gli altri nostri figli,che la vita deve basarsi sul rispetto per l essere umano di qualunque provenienza esso sia, per il rispetto per la vita che è l unico vero bene prezioso che abbiamo... lo stato..., le istituzioni, con queste espressioni massime di delirio e violenza, non supportano certo chi come noi cercaa di crescere ragazzi con principi di solidarietà...noi eravamo li per dare il nostro supporto morale ai reclusi, un presidio pacifico fatto in modo pacifico.... dopo la violenza che ha subito, c' era tanta di quella rabbia in lui che non so come potrà cambiare la sua opinione sulle forze dell ordine e sullo stato in genere che permette e giustifica questi sopprusi verso le persone che dovrebbe tutelare .
Circulo Mariategui Torino:
Ben è certo che l'unità farà sempre la differenza...a volte ci perdiamo in discorsi vuoti, troppi ideologici e lasciamo da parte il lato che oggi è molto importante: agire contro questo stato di cose che diventano sempre più fascistoidi e totalitari!!
Solidali con i prigionieri del CIE, LIberi Tutti!!